La radiofrequenza a scopo antalgico si pratica attraverso l'inserzione di uno specifico ago collegato ad un generatore di radiofrequenze, che modulano la trasmissione dei segnali dolorosi dei nervi trattati.
Possono essere usate due tipi di radiofrequenza:
- Termoablazione (radiofrequenza lesiva): si riscalda l'area intorno alla punta dell'ago e si demolisce una parte del nervo
- Neuromodulazione (radiofrequenza pulsata): si ottiene un effetto antalgico sul nervo con temperature più basse, non lesive.
La scelta della tecnica da applicare dipende, tra le altre cose, dalla sede del nervo da trattare.
Per alcune patologie e in determinate sedi è possibile effettuare una neuromodulazione con metodo transcutaneo, senza ricorrere quindi a procedure interventistiche invasive.
E' una tecnica sicura, presenta poche complicanze, efficace e solitamente ben tollerata.
La durata del beneficio varia in base alle caratteristiche del paziente e dal tipo ti patologia trattata. Solitamente varia da 12 a 24 mesi, fino alla scomparsa perenne del dolore. Può comunque essere ripetuta nel tempo.
Dopo la procedura non è necessario un periodo di convalescenza. E' sufficiente un moderato riposo nelle successive 12-24 ore.