Questa sindrome consiste nel deterioramento artrosico delle faccette articolari (o articolazioni zigo-apofisarie). Ogni vertebra è collegata attraverso le “faccette articolari”. Queste sono delle piccole articolazioni che si trovano lateralmente alle vertebre e hanno il compito di stabilizzare la colonna vertebrale e limitare i movimenti eccessivi. La “sindrome faccettaria” lombare o cervicale occorre quando le articolazioni vanno incontro a processo artrosico. Il danno può essere dovuto al graduale e quotidiano logoramento ma anche a traumatismi e avviene dopo la degenerazione di un disco intervertebrale. Le articolazioni diventano dolenti e rigide. Le ossa delle due vertebre portano alla formazione di escrescenze di osso sul bordo delle articolazioni (chiamate “osteofiti”).
L’osteoartrite delle faccette articolari è inizialmente trattata con riposo, farmaci antinfiammatori e fisioterapia. Il blocco delle faccette articolari può essere sia diagnostico che terapeutico per il dolore: iniettando in queste articolazioni si conferma che l’origine del dolore siano davvero le articolazioni e contemporaneamente i farmaci possono alleviare l’infiammazione ed arrestare la progressione. Questa tecnica si esegue in anestesia locale introducendo un ago sotto controllo ecografico. Si iniettano farmaci quali cortisone depot ed anestetico locale per ogni faccetta trattata. Normalmente si trattano fino a 2 faccette per lato contemporaneamente. Può essere necessario ripetere la procedura dopo due / quattro settimane
Prima della procedura vanno sospesi i farmaci anticoagulanti ed antiaggreganti secondo l’indicazione del medico.
La durata del sollievo dal dolore dipende dal tipo e dall’entità della lesione, può essere duraturo nel tempo o si può avere necessità di ripetere la procedura dopo alcune settimane o di eseguire una neuroablazione con radiofrequenza