Le linee guida dell’“American college of Rheumatologists” (ACR) suggeriscono che l’uso della terapia intra-articolare con acido ialuronico è indicato nei pazienti che non hanno risposto ad un programma di terapia non farmacologia e/o di semplici analgesici e che la terapia intra-articolare può risultare particolarmente vantaggiosa nei pazienti in cui i FANS sono controindicati o siano risultati inefficaci. La prossimità della arteria e nervo femorale, con il conseguente rischio di iniezione intra-arteriosa o di emorragia e/o la possibilità di non iniettare il farmaco all’interno della cavità articolare rendono tale procedura eseguibile solo con tecnica di imaging.
L’iniezione intra-articolare può essere utilizzata nelle forme di artrosi iniziale ed intermedia evitando o rimandando l’intervento chirurgico, oppure alleviando la sintomatologia, in attesa dell’intervento, riducendo l’uso di FANS per via sistemica. Generalmente è sufficiente una viscosupplementazione ogni 6-12 mesi, anche se sono possibili, in relazione alle diverse situazioni, cadenze a frequenza sia maggiore che minore.